Alla cortese attenzione dell’On.le ELLY SCHLEIN
Riceviamo da Giuliano Marchetti e pubblichiamo
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Alla cortese attenzione dell’On.le ELLY SCHLEIN – Segretaria del P.D., nonché del Dr. Flavio Alivernini e Dr. Giovanni Gaspare Righi
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Onorevole Compagna Segretaria, Le invio un mio breve intervento pubblicato dalla Consul-Press (*1) il 9 gennaio su Acca Larenzia, con un link di collegamento ad una mia lettera aperta già indirizzata nell’agosto 2023 (*2) a Lei quale Segretaria del P.D., ma rimasta senza alcuna risposta. Pur consapevole dei molteplici impegni democratici ed istituzionali che la assillano (vds. le guerre tra Russia/Ucraina, Israele/Palestina, i conflitti sindacali, la denatalità in Italia, l’eredità morale e finanziaria dell’ex P.C.I., le beghe interne del P.D., la rivalità con i grillini di Conte, le interviste a Vogue, le consultazioni con l’Armocromista, ecc.ecc.) avrei comunque personalmente molto gradito una suo riscontro su quanto da me esposto ed in particolare sui miei due specifici quesiti, magari anche tramite il suo Ufficio Stampa o i suoi Addetti alla Comunicazione … poiché “Domandare è lecito e Rispondere è cortesia”.
Ma la “Cortesia”, o l’Onore delle Armi è una caratteristica spesso inesistente o sconosciuta sia nell’attuale P.D. - erede dell’ex-PCI, sia in tutto quel “mondo sinistro” perennemente impegnato a fomentare ancora odio, dopo circa “Cinque Ventenni”, nei confronti di Coloro che a suo tempo aderirono alla così detta “Parte Sbagliata” e di coloro che idealmente e spiritualmente vi si ricollegano, ad eccezione di qualche raro encomiabile e nobile tentativo di comprensione o pacificazione da parte di alcuni isolati Rappresentanti della “Parte Vincitrice”. Mi riferisco precisamente a Luciano Violante in suo discorso come Presidente della Camera dei Deputati nel 1996, ma Lei – fortunatamente troppo giovane in quanto nata solo nel maggio del 1985 – probabilmente non potrà ricordare …..contrariamente a me che, vantando (purtroppo) un’antica datazione anagrafica in quanto nato nel dicembre 1942, appartengo idealmente a quella così detta Parte Sbagliata con la fierezza di tale appartenenza.
Cordiali saluti
GIULIANO MARCHETTI
Cell. 348.3515687 > E-mail; giuliano.marchetti@consulpress.eu
Studio Professionale e Redazione
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7 Gennaio 1978, sono trascorsi ben 46 anni…sempre in ricordo di Acca Larenzia
UNA PREGHIERA ED UN “PRESENTE” PER I NOSTRI CADUTI A ROMA, ACCA LARENZIA AL TUSCOLANO, LA “PRATI” IN VIA OTTAVIANO, IL ROGO DI PRIMA VALLE A PADOVA, LA SEZIONE IN VIA ZABARELLA
Mercoledì 10 Gennaio, Alberto Giaquinto – giovane militante del M.S.I. assassinato mentre manifestava nel I° anniversario della ‘Strage di Acca Larenzia’ – verrà ricordato, come ogni anno, presso la Sala Convegni del C.I.S. – Centro Iniziative Sociali (piazza Tuscolo), con una conferenza organizzata dal Sen. Domenico Gramazio, Segretario del CIS, alle ore 17,30.La commemorazione si inserisce in un ciclo di iniziative del Cis già iniziate il 7 gennaio con il ricordo dei “Caduti di Acca Larenzia”, alle 10 alla Sezione Tuscolano, per proseguire il 18 gennaio con la presentazione del libro di Giorgio Cirillo “I RACCONTI della RIVOLUZIONE”, sempre nella sala convegni del Cis, per poi arrivare il 25 gennaio alla presentazione del Libro: “PAGINE di DIARIO 1940-1945”.
Qui di seguito la locandina con il calendario delle iniziative come sopra sintetizzate e a seguire alcune note di approfondimento
Alberto Giaquinto aveva 17 anni quando venne ucciso da un poliziotto in borghese, mentre partecipava alla commemorazione della Strage di Acca Larentia, avvenuta un anno prima. Era il 10 gennaio 1979 ed “uccidere un fascista non era reato”, chiunque lo facesse.Così per lui, come per tanti altri giovani missini che pagarono con la vita la loro militanza, non ci fu giustizia.L’agente Alessio Speranza, quattro processi e quasi 10 anni dopo, ricevette sì una condanna, ma non per omicidio. “Eccesso colposo di legittima difesa”, sentenziò la Cassazione. Pena comminata: 6 mesi.
DA RAMMENTARE ANCHE
La “COMMEMORAZIONE ISTITUZIONALE“ ha registrato la doverosa e sentita partecipazione di Francesco Rocca – Presidente della Regione Lazio, insieme a Roberta Angelilli e Fabio Rampelli di F.d’I., nonché di Miguel Gotor in rappresentanza del Sindaco di Roma Capitale.Successivamente, difronte alla soglia della storica sezione, si sono radunati moltissimi giovani ed antichi militanti di una comune “Area Identitaria” – con il braccio teso romanamente e scandendo il “Presente !” – per rendere un ulteriore doveroso omaggio a quei Ragazzi del M.S.I., Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, uccisi da Terroristi Rossi in un agguato di stile brigatista e in un conseguente scontro (mai chiarito) da un proiettile di un ufficiale dei Carabinieri (Sic !)Questo Omaggio Rituale di “Area”, sempre puntualmente verificatosi in ogni “Anniversario“, ha fatto ora sbavare rancorosamente alcuni ben noti “Esponenti del P.D. & Co”, sia Politici, sia Intellettuali, quali attuali Eredi od Orfani dell’ex P.C.I., essendo proprio ora Giorgia Meloni Presidente del Governo. A tutti questi Personaggi che definiscono “vergognosa” tale manifestazione – pretendendone sia l’abolizione e le “pubbliche scuse”, sia la condanna in sede giudiziaria – bisognerebbe rispondere che dovrebbero essere loro a vergognarsi per aver scritto sui muri ed urlato nei cortei, durante gli anni di piombo sino ai giorni d’oggi, il trucido slogan “uccidere un fascista non è un reato !” E al riguardo, pur consapevole che le autocitazioni dovrebbero essere evitate, desidero segnalare quanto già pubblicato nell’agosto del precedente anno sulla CONSUL-PRESS in una lettera aperta indirizzata ad Elly Schlein – Segretaria del P.D., ovviamente restata senza alcun riscontro, come ignoti o non perseguiti sono quasi sempre rimasti i responsabili della stragi contro i militanti della “nostra Area”.
_______________________________________Giuliano Marchetti
Lettera aperta ad Elly Schlein
Scritto da Giuliano Marchetti il 07/08/2023. Pubblicato in Attualità - Costume e Società.
A Lei, quale rappresentante del P.D. e di vasta parte del “Popolo della Sinistra”, due domande precise a cui gradirei ricevere due relative risposte.
REATO D’OPINIONE
A) Perché Lei, impunemente, può definire “ignobili” le dichiarazioni pronunciate da Marcello De Angelis riguardanti la non presunta colpevolezza di Francesca Mambro, di Giusva Fioravanti e di Luigi Ciavardini sulla Strage di Bologna, mentre se io (senza certamente usufruire né del suo potere, né delle sue protezioni) definisco essere ignobili le sue affermazioni ed il suo comportamento rischio di venire querelato e linciato, nonché oscurato da F.B. o da altri social ?
B) Lei ricorda gli “anni di piombo”, quando dai ‘suoi predecessori’ veniva scandito nei cortei lo slogan “Uccidere un Fascista non è un reato“ e di conseguenza – contemporaneamente e successivamente – venivano effettuate ‘in serie’ esecuzioni personali e di gruppo dai militanti sia del P.C.I., sia della Sinistra Gruppettara (B.R.. / Lotta Continua / Potere Operaio / ecc... ecc..) ?In quei tempi tale slogan campeggiava nei murales delle nostre Città …ed io ne ricordo uno, enorme, ad altezza d’uomo, sul muraglione del Policlinico di Roma, ivi non rimosso per anni delle varie Istituzioni; un murale tollerato dai locali Consiglieri Municipali e dalla Giunta Comunale di Roma, sia dai Vigili Urbani e sia dal Sindaco di Roma, sia dai Commissariati di Zona, sia dal Questore e/o dal Prefetto di Roma, sia dai vari Parroci del Quartiere e delle Gerarchie Ecclesiastiche.Non una parola né dal Vescovo di Roma, né dallo S.C.V. né dal Presidente della Repubblica.
Ovviamente l’istigazione alla violenza ed all’eliminazione fisica degli avversari – se proveniente da “La Sinistra” e dai suoi Soci – non costituisce “Reato d’Opinione”
_________________________________________ Giuliano Marchetti
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