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  • Writer's pictureNavone Luigi M. Libero Pensatore e Templare

Le Crociate: ultima parte


L’Europa respinse le invasioni Naturalmente questo non è successo. Ma c'è mancato poco. Nel 1480, il sultano Mehmed (Maometto) II catturò Otranto, a mo' di testa di ponte per l'invasione dell'Italia. Roma fu evacuata. Ma il sultano morì poco dopo e, con lui, il suo piano. Nel 1529, Suleiman (Solimano) il Magnifico strinse d'assedio Vienna. Se non fosse stato per i capricci del tempo meteorologico, che bloccarono la sua avanzata e lo costrinsero a tornare indietro, abbandonando buona parte della sua artiglieria, i turchi avrebbero preso la città. E la Germania, allora, sarebbe stata facile preda. Inoltre, mentre questi frangenti si succedevano, qualcosa d'altro stava fermentando in Europa, qualcosa senza precedenti nella storia umana. Il Rinascimento, originato da una equivoca mistura di valori romani, di pietà medievale e di inedito rispetto verso il commercio e la libera imprenditoria, generò altri movimenti come l'umanesimo, la rivoluzione scientifica e l'età delle esplorazioni. Pur lottando per la sua stessa sopravvivenza, l'Europa stava per espandersi su scala globale. La Riforma protestante, che rifiutò il papato e la dottrina dell'indulgenza, rese impensabili le Crociate a molti europei, lasciando così l'onere della difesa dell'Occidente ai soli cattolici. Nel 1571 una Santa Lega, che di fatto non era che una Crociata, sgominò la flotta ottomana a Lepanto. Riscossa occidentale con l’economia Tuttavia vittorie militari del genere restarono un'eccezione. La minaccia musulmana fu neutralizzata economicamente. Quando l'Europa crebbe in ricchezza ed in potenza, i primi terrificanti e raffinati turchi cominciarono a sembrare patetici ed arretrati, al punto da rendere inutile una Crociata. "L'ammalato Uomo d'Europa" andò avanti zoppicando fino al 20° secolo, quando spirò, lasciando dietro di sé l'attuale disastro del Medio Oriente moderno. Ingiusti giudizi dei contemporanei Dalla sicura distanza di molti secoli, è abbastanza facile aggrottare le ciglia, disgustati dalle Crociate. La religione, in fondo, è nulla, se si basa sulla guerra. Eppure dovremmo pensare che i nostri antenati medievali sarebbero stati a loro volta disgustati dalle nostre guerre, molto più distruttive, combattute in nome di ideologie politiche. Ed ancora, dovremmo pensare che sia il guerriero medievale che il soldato moderno infine combattono per il proprio mondo e per ciò che lo costituisce. Entrambi sono disposti a sopportare enormi sacrifici, purché ciò sia al servizio di qualcosa di caro, di prezioso, di più grande di loro. Che noi ammiriamo i crociati o no, è un fatto che il mondo così come noi lo conosciamo oggi non esisterebbe, senza i loro sforzi. La fede antica del Cristianesimo, col suo rispetto per le donne ed il suo rifiuto della schiavitù, non solo sopravvisse, ma fiorì. Senza le Crociate, avrebbe ben potuto seguire lo zoroastrismo, un altro rivale dell'Islam, nell'estinzione.


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Bene ora tocca a voi!

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